Adriano Ghione
Adriano Ghione (Castellamonte, 8 febbraio 1926 – Rivarolo Canavese, 25 settembre 1944) è stato un partigiano italiano, medaglia d'oro al valor militare alla memoria.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque da Davide Luigi Ghione, concessionario di una miniera di caolino, e Margherita Guglielmetti[1]. Aveva i fratelli Edgardo e Venanzio. Frequentava a Torino l'Istituto tecnico, ma dopo l'8 settembre 1943, lasciata la scuola, si unì alle prime formazioni partigiane dell'alto Canavese. Partecipò, così, a molti combattimenti e, per il coraggio dimostrato, fu soprannominato "Bataia". Nominato comandante di distaccamento della 7ª Brigata Garibaldi, il ragazzo era stato catturato al termine di un conflitto a fuoco con soldati tedeschi. Fu ucciso dopo aver tentato di fuggire mentre, su un camion con altri compagni, veniva trasportato al carcere.
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]— Alto Canavese, settembre 1943 - 25 settembre 1944[2].
A Ghione sono dedicate una via, un monumento (inaugurato negli anni sessanta da Carlo Donat-Cattin) e una targa commemorativa a Castellamonte, suo comune di nascita. Proprio la targa è stata inaugurata nel 2016 alla presenza del nipote Jimmy Ghione[3].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, su gazzettaufficiale.it.
- ^ Ghione Adriano, su Quirinale.it. URL consultato il 28 gennaio 2022.
- ^ Magda Bersini, Anche Jimmy Ghione alla cerimonia in memoria dello zio, su ObiettivoNews, 12 febbraio 2016. URL consultato il 28 gennaio 2022.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Adriano Ghione, in Donne e Uomini della Resistenza, Associazione Nazionale Partigiani d'Italia.